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L’amore non basta

Gennaio 15, 2025

L’Amore non basta: le chiavi per una relazione di coppia funzionale

Aaron Beck, uno dei fondatori della terapia cognitivo-comportamentale, ha sottolineato che l’amore, pur essendo essenziale, non è sufficiente per garantire una relazione di coppia duratura. Per costruire un rapporto stabile, è necessario lavorare su aspetti emotivi, relazionali e comunicativi che vanno ben oltre il sentimento amoroso.

La regolazione emotiva è una componente cruciale. Ogni partner deve essere in grado di riconoscere e gestire le proprie emozioni per evitare conflitti distruttivi. Ad esempio, durante una discussione, è importante evitare di alzare i toni o rispondere impulsivamente alla rabbia. Una persona che pratica la consapevolezza emotiva potrebbe dire: “Mi sento frustrato in questo momento, ho bisogno di qualche minuto per riflettere,” invece di reagire con accuse o chiusura.

La comunicazione gioca un ruolo fondamentale. Una coppia che comunica in modo efficace riesce a risolvere i conflitti e a rafforzare l’intesa. Immagina una situazione in cui uno dei due si sente trascurato. Un modo sano di affrontare il problema potrebbe essere dire: “Ultimamente mi sento meno coinvolto nelle tue giornate, possiamo dedicare più tempo a parlare?”, piuttosto che accusare con frasi come “Non ti importa di me”. L’ascolto attivo, in cui si ripete ciò che l’altro ha detto per mostrare comprensione, può aiutare a superare incomprensioni. In alcuni casi, la terapia cognitivo-comportamentale aiuta le coppie a sviluppare modalità di comunicazione più assertive e rispettose, facilitando un dialogo più costruttivo. Inoltre, tecniche di ascolto attivo, come ripetere ciò che l’altro ha detto per confermare di aver compreso, possono essere introdotte durante le sedute di terapia per migliorare l’empatia reciproca.

Un altro aspetto centrale è il riconoscimento dei bisogni reciproci. Entrambi i partner devono sentirsi compresi e rispettati. Ad esempio, se una persona desidera più tempo da sola per rigenerarsi, l’altro potrebbe trovare un compromesso proponendo momenti di condivisione alternati a spazi personali. Questo equilibrio consente alla relazione di evolversi senza che nessuno si senta sacrificato.

La condivisione di valori e obiettivi è spesso ciò che differenzia una relazione superficiale da una profonda e stabile. Una coppia che condivide la visione di una famiglia, la passione per i viaggi o l’importanza della crescita personale avrà maggiori probabilità di affrontare le sfide insieme. Ad esempio, se entrambi vogliono dedicarsi alla carriera ma anche costruire una famiglia, possono lavorare insieme per trovare un piano che soddisfi entrambe le aspirazioni.

Come dicevamo, la terapia cognitivo-comportamentale è particolarmente utile per lavorare su schemi cognitivi disfunzionali che possono sabotare la relazione. Un partner con la convinzione irrazionale di “dover essere sempre perfetto per essere amato” potrebbe imparare, attraverso la terapia, a sostituire questa credenza con pensieri più realistici e adattivi, riducendo così tensioni e insicurezze.

Infine, fiducia e rispetto sono il collante di ogni relazione sana. La fiducia si costruisce nel tempo, dimostrando coerenza tra parole e azioni, mentre il rispetto si manifesta nel riconoscere il partner come individuo unico. Pensiamo a un partner che incoraggia l’altro a perseguire un hobby o a prendersi del tempo per sé stesso: questo non solo rafforza il rispetto reciproco, ma contribuisce a creare uno spazio in cui entrambi si sentano valorizzati.

L’amore, dunque, è solo il punto di partenza. Per rendere una relazione realmente funzionale, è necessario coltivare la comunicazione, la gestione emotiva, il rispetto e la fiducia, affrontando insieme le sfide quotidiane. Solo così una coppia può trasformarsi in una squadra capace di affrontare la complessità della vita con forza e unità.

Dott. Antonio Genco